lunedì 21 luglio 2008

Le keywords o parole chiave

Proprio intorno alle famose parole chiave gira il tutto: trovare le parole chiave idonee è fondamentale. Parole che un'ipotetico utente potrebbe inserire nel motore di ricerca per trovare proprio il servizio che offre il nostro sito.
Ci sono situazioni in cui la parola chiave gioca un ruolo cruciale, per esempio nel caso particolare di un'azienda che produce "macchine per l'identificazione del materiale aziendale", i contenuti del suo sito sono tutti incentrati su questo tema: "L'IDENTIFICAZIONE DEL MATERIALE", ma quante persone, sedute davanti al computer scriveranno "identificatori aziendali" per trovare una stampante che in fin dei conti produce etichette da appiccicare sui vari prodotti??, magari stanno scrivendo "etichettatrici portatili", ma il sito dell'azienda pur producendole... non compare mai.

Anche qui si tratta di marketing, si vuole attirare SOLO utenza che conosce termini strettamente tecnici o ci si vuole rivolgere a tutti coloro che vogliono quel servizio pur non sapendo esattamente come si chiama?


Magari l'esempio non era calzante, ma serviva solo per far capire che spesso la gente usa parole familiari per cercare qualcosa che invece ha un suo nome preciso e poco conosciuto, e se lo scopo è quello di vedere il prodotto, non vedo perché si debbano discriminare coloro che ignorano il nome del prodotto.
Quindi è importante, farcire i contenuti del sito di parole alla portata di tutti, senza perdere però quell'aspetto professionale che identifica l'azienda.
Le parole chiave sono proprio quelle parole che avvicinano l'utenza al prodotto, e il nostro sito deve "parlare" la lingua delle persone da cui vogliamo essere trovati, e bravò sarà colui che riuscirà a trovare l'equilibrio tra esposizione tecnica e contenuti semplici.

Anche in questo caso google e altri motori di ricerca ci vengono in aiuto mettendoci a disposizione tool come il "KeywordTool" che ci consente di trovare, partendo da un contenuto, da un sito o da una parola chiave, altre keywords inerenti complete di dati che ci indicano il volume di ricerca, e la concorrenza, etc,etc. ogni parola proposta va ovviamente valutata.

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Primi passi - monitoraggio di partenza

Ora che avete le idee chiare sul prodotto o servizio che il sito in questione ha intenzione di vendere o offrire, si tratta di controllare la sua attuale situazione riguardo al suo posizionamento.
In questo modo sappiamo da dove partiamo e potremo confrontare questa situazione durante il trascorrere del tempo con i risultati che otterremo con il lavoro che svolgeremo.

Certo, perchè posizionare un sito non è una cosa che si fà da un giorno all'atro, è un lavoro lungo e ci vuole molta pazienza, il continuo confronto con dati precedenti ci aiuterà a aggiustare il tiro o recuperare posizioni per determinate parole che inizialmente non avevamo considerato.

Per un monitoraggio assiduo, il prodotto che ci può venire in aiuto è sicuramente l'accoppiata "Strumenti per i webmaster" + "Google Analytics", qui troviamo tutto il necessario per un monitoraggio di base, e non solo... statistiche di accesso, fonti di accesso, la lista delle parole chiave che hanno portato visitatori sulle nostre pagine e molto altro.

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mercoledì 16 luglio 2008

Da dove cominciare

Quando si parla di posizionamento nei motori di ricerca ci si inoltra in un terreno accidentato, ricco di opinioni discordanti e pochi elementi certi su cui costruire un solido e inequivocabile lavoro che porterà il sito su cui vogliamo lavorare al vertice dei risultati dei motori di ricerca.
Certo però, che ci sono dei punti fermi su cui non si discute e qui ve li esporrò nel corso dei post.

Come risulta chiaro fin dai primi approcci a questo mondo, il meccanismi del posizionamento non necessitano di un lavoro prettamente "tecnico" , non servono programmatori o web designer. il 90% delle operazioni da fare necessitano più di un approccio "pubblicitario", fatto di ricerche e statistiche e confronti.

Non a caso il lavoro per posizionare un sito inizia da un'attenta lettura del sito stesso che ci consentirà di comprendere diverse cose, a partire dalla nicchia di mercato in cui si posiziona (mercato non è inteso in senso strettamente commerciale ovviamente), se offre un prodotto o un servizio a una specifica fascia della popolazione: anziani, giovani, uomini o donne, omosessuali, padroni di animali, accaniti lettori, cinefili.... e via dicendo (il mondo è molto variegato :)).
La lettura del sito ci consentirà di capire anche se chi ha redatto i testi lo ha fatto con cognizione di causa, o magari si è perso in descrizioni di contorno senza mai andare al nocciolo della questione.
Per esempio esistono casi in cui un sito che ha la pretesa di vendere abbigliamento, non riporti mai all'interno dei contenuti frasi come "vendita di abbigliamento" lasciando il compito di dedurlo all'utente grazie a un'ipotetica vetrina dei prodotti; ovviamente una persona comprende al volo di cosa tratta il sito... ma il motore di ricerca su cosa si basa per comprenderlo se ci sono solo immagini , prezzi e prodotti il cui nome è spesso troppo fantasioso anche per noi??

quindi per iniziare un lavoro di posizionamento sui motori di ricerca dobbiamo aver ben chiare un paio di cose:

  • Qual'è il mercato in cui si inserisce il prodotto o servizio offerto dal sito
  • A quale fascia di utenza è rivolto il prodotto o servizio
  • Quanta concorrenza c'è sui motori di ricerca rispetto al prodotto o servizio che viene presentato

Una volta appurate queste 3 cose possiamo costruire un percorso di lavoro volto a migliorare la visibilità del sito sui motori di ricerca.

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